Gra

Inizio a scrivere questo ricordo, sapendo che è solo una piccola traccia per un lavoro sulla memoria che farò nel corso di quest’anno, per ricordare Gra. Così ho chiamato, dalla mia primissima infanzia in poi, mia zia Graziella Pelliti. Era nata a Sarzana il 4 novembre 1937, è morta a Pisa il 27 dicembre 2019. Nella sua agenda molte poesie, alcune scritte da lei, altre trascritte e scelte tra quelle che le piacevano di più, e poi pensieri, lettere, appunti. Non riesco a riassumere in modo efficace e in pubblico, come è questo mio spazio, il nostro legame affettivo, parte della mia vita familiare, sempre presente. Mi mancano le parole, e spesso mi sono mancate molte parole nei suoi ultimi giorni. Ho abitato da solo con lei, anche, in due momenti fondamentali della mia vita, a 14 e a 38 anni. Era stata insegnante di italiano alle scuole medie, a Carrara, fino ai primi anni Novanta, quando era andata in pensione e si era trasferita a Pisa, col resto dei miei familiari.

Amava la poesia, la musica lirica, la montagna, la nostra città natale, Sarzana, le parole del suo dialetto, la sincerità, la solidarietà, la giustizia, l’equità sociale, la sua famiglia, noi. Era credente, accogliente verso il prossimo, curiosa di futuro, sempre appassionata e aggiornata nel commentare la cronaca politica quotidiana, riservata nell’esprimere le sue emozioni profonde, preoccupata fino all’eccesso di non destare preoccupazioni nei familiari, di creare un disturbo, un affanno.  Prestava volontariato presso la Parrocchia di Santo Stefano extra moenia, a Pisa. Ogni sera mi pare ancora incredibile non poterla chiamare al telefono, non sapere come sta, come ha passato la giornata. Sei uscita stamani? Hai letto il giornale? La grafia della sua agenda mi riporta a lei, come una fisionomia, come una sua immagine vivente. Così, vorrei trascrivere parte della sua agenda, e curarne in futuro una piccola pubblicazione, per far conoscere qualcosa di lei, della sua sensibilità, del suo modo di vedere la memoria come dialogo, e la vita come speranza.

No, non ci sarà la mia
effigie, la mia dimora per
ricordarmi. Io ci sarò se
mi cercherete nei vostri ricordi
ci sarà allora un mio sorriso
pieno di affetto, un abbraccio
sincero

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>