Che sia stato per caso disegnato
il destino in un giorno fortunato
quando, finita la scuola degli obblighi,
volevo diventare disegnatore d’automobili.
Tu scrivi bene, devi fare il liceo, imparare
le lingue morte: tradurre, tradurre, tradurre
cinque anni di greco e poi, a seguire, il Credo occidentale,
la Filosofia del Linguaggio iniziata, testardamente,
a studiare a diciassette, diciotto anni,
Spinoza come faro, al posto della cannabis,
quando acquistai in gita scolastica, a Firenze,
il Tractatus Theologico-Politicus.
Ma prima, a dodici, tredici anni,
che è un tempo felice e lauto in cui inizi
a immaginare e a immaginarti,
volevo diventare disegnatore d’auto.