Per I fiori blu (La Grande Illusion, 2018) Giovanna Zoboli ha scritto un bellissimo racconto familiare ad accompagnare le tavole di Francesca Zoboli, sua sorella, la storia di un giardino ereditato che diventa una lezione di sguardo e, soprattutto, di relazione dello sguardo con il tempo. Le tavole di Francesca Zoboli hanno qualcosa di arcaico ed essenziale, non inseguono nessuna forma di realismo figurativo – costruendo un percorso di indagine “anatomica” sugli Iris, i fiori blu del titolo – ma lavorano sul rapporto tra frammento e ricomposizione dell’immagine (qui una intervista a Francesca sulla genesi di questo suo lavoro e della mostra delle opere).
Da qualche parte, forse in una foto della loro esposizione presso la libreria Spazio Libri La cornice, ho visto le tavole in mostra, stese, formare come un disegno compiuto, o un intarsio. Che è quello che accade esattamente coi ricordi delle storie di famiglia: ognuno ne trattiene una particola, un tassello, e solo la combinazione di tutte le parti restituisce una immagine coerente. Così, rispetto alla successione delle tavole nel libro, le immagini stese ricostruiscono una “mappa”, una “figura” che è memoria, perché è della memoria ricostruire le parti in un’unità. L’immagine come risultato di un processo mnemonico, sintetico.
Giovanna Zoboli aveva già raccontato la memoria di quei luoghi, quella casa d’infanzia, in un denso articolo dal titolo CRINALI (che è anche, e non a caso, il titolo di un bellissimo album di Riccardo Tesi, ispirato ai medesimi luoghi). Il rapporto con la natura e con il paesaggio, le frustrazioni di un terreno duro, buono per produrre ceramica, la formazione sui libri di giardinaggio (facile fare i giardinieri in Inghilterra…) scorrono nella prosa di Giovanna, sempre con una ironia sorvegliata (i tre quarti di sangue emiliano tenuti sott’occhio dal quarto lombardo?) dove meraviglia e disincanto passaggiano per mano, con quell’acutezza e precisione di lessico che sono un segno distintivo della sua scrittura. Grazie a Francesca e Giovanna Zoboli per questo libro prezioso!
