Vacanze maltusiane

Tentativo di esaurimento del concetto di “vacanza” attraverso versi maltusiani

La vacanza è quella cosa
che non puoi più farne a meno,
fai la foto al luogo ameno
poi la metti su feisbùk.

 

La vacanza è quella cosa
che hai il volo a basso costo
per la gambe non c’è posto
quando atterri sei seren.

 

La vacanza è quella cosa
col viaggio organizzato
alle cinque abbiam pisciato
tutti quanti all’autogrill.

 

La vacanza è quella cosa
che ti porti un libro al mare
basta che non fa pensare
e tra i sellers sia già un best.

 

La vacanza è quella cosa
che se parti svuoti il frigo
quando torni manca il sugo
e non fai più colazion.

 

La vacanza è quella cosa
con l’omino col cestello
che ti grida “Coccobbello!”
e tu poi lo vuoi comprar.

 

La vacanza è quella cosa
che interessa a te che parti
mentre a chi lavora, agli altri,
poi gli girano i coglion.

 

La vacanza è quella cosa
che non dai l’acqua alle piante
quando torni apri le ante
e le trovi tutte mort.

 

La vacanza è quella cosa
che non leggi più il giornale,
sei alle Hawaii o sul Tonale
e non trovi il Gazzettin.

 
La vacanza è quella cosa
che hai i compiti da fare
passa il tempo e da sbrigare
poi ti affretti all’ultim’or.

 

La vacanza è quella cosa
che iniziò con le crociate
ma eran disorganizzate,
ce lo dice Manganell.

 

La vacanza è quella cosa
che ti passa in un momento
solo se hai il cuor contento,
altrimenti c’è il prozàc

 

 

 

 

 

 

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