Sulla pelle

L’altro giorno siamo andati dalla dermatologa, per togliere una piccola escrescenza dal mento di Sara. Una specie di verruchina che aveva da un po’ di tempo, che abbiamo scoperto tempo fa chiamarsi “mollusco”, che è una forma virale della pelle, si prende al mare, o in piscina, ed è comune tra i bimbi. Tra metterci una pomata urticante, e prolungare così la vita del mollusco ancora un po’, e toglierla con una specie di bisturi circolare, fatto tipo anellino che ho scoperto si chiama “curetta” e la tecnica di taglio “curettage”, Sara ha scelto la via chirurgica. Non ha preso da me, questo è evidente.

Alla prima goccia di sangue apparsa sul mento, dopo che la dottoressa aveva armeggiato, anche un po’ goffamente, col bisturi sul mentino prezioso e magnifico della mia bimba, alla prima goccia di sangue sul mento mi è preso un mal di stomaco che mi girava la testa, tipo svenimento. Di solito non mi fa impressione il sangue, nei prelievi guardo da un’altra parte. Allora, senza farmene accorgere, mi sono seduto su una seggiolina. Prima le tenevo la mano, poi dopo le teneva la mano la mamma, e io stavo un po’ seduto, un po’ mi rialzavo e mi avvicinavo al lettino, poi mi mettevo di nuovo a sedere, facendo finta di niente. Qui, ora, lo scrivo che tanto Sara non lo legge il mio blog. Poi col cicatrene in polvere il sangue s’è fermato, ed è rimasta solo una piccola sbucciaturina, che passerà tra un po’.  Sara non ha fiatato, coraggiosa e fermissima. Esemplare. No, non ha preso da me.

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