Le caviglie del 2015


Per strada, stamani presto, i saluti delle persone interrotti dal freddo, aug…graz…altrettant… nella fretta del primo mattino del capodanno, dei “se non ci rivediamo auguri”, giornata limite, giornata capestro, giornata baratro, giornata in cui l’antimateria richiama a sé tutto quanto, noi lenticchie sparate nell’accelerometro del CERN, e il conto alla rovescia è, come ogni contatore, l’esorcismo di ben altro conto alla rovescia. Si scrive perché altri possano scrivere ancora poi, dopo. L’ho trovato scritto in una poesia di Sanguineti, una frase che gli aveva detto uno dei figli, in “Postkarten”. E anch’io appartengo al gruppo facebook  ”Poeti che usano frasi dei figli dentro le loro poesie”. Oggi è davvero la giornata limen, allora scriverò liminale che è una parola che io non riesco a scrivere se non immaginandola pronunciata da un cinese, come fosse un ellole di plonuncia, da barzelletta. Ma la scrivo, soprattutto, o soplattutto, per poi evocare, dentro quella parola, tutta la prossimità liminale di questi mezzi. Ci citofoniamo ogni giorno.

Giornata liminale il capodanno, che è appunto finto confine, convenzione, esorcismo collettivo. L’accordatore che sta nella foto qua sopra mi ha spiegato che le caviglie stanno conficcate nel legno. Le caviglie sono quelle specie di viti che tengono le corde, quelle viti che l’accordatore gira lentamente per far avvicinare la nota agli hertz che deve fare. Che a me ricorda, il gesto del girare le caviglie dell’accordatore, quel discorso che Pirandello fa sulle corde nel cervello, nel Berretto a sonagli. Poi ho scoperto, così, che il mio pianoforte non è poi messo così male come pensavo, e ha quasi cento anni o giù di lì, perché dal numero di telaio risulta costruito tra gli anni Dieci e gli anni Venti… Tra poco inizia il ’15.  Allora inizio a girare le mie caviglie dell’anno nuovo, i progetti, i propositi, e queste caviglie sono le parole da dire, da scrivere, da mettere in fila, da mettere in pagina, da mettere in scena, quella da far recitare, quelle da riuscire a pubblicare. Sono, me ne rendo conto meglio, ora, anche questi degli esorcismi sul conto alla rovescia. Ma sono anche il modo per far continuare a scrivere altri, dopo. Auguri.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>