Diventare famosi

Sara mi ha raccontato di un grande progetto che sta coltivando, insieme alle sue amiche di scuola. Ogni giorno, in cortile, scavano nel terreno una buca. L’obiettivo è scavare una galleria, una caverna, tanto grande e profonda da poter organizzarci dentro un concerto, uno spettacolo: “Così, babbo, diventeremo famose! Saremo le prime ad avere organizzato un concerto sottoterra!”. Il mio primo pensiero non è andato tanto alla musica underground, quanto alla tradizione dei film di escapologia penitenziaria. La fuga dalla Scuola Materna Manzi con Clint Eastwood che scava il cemento (ricordo una puntata de I Simpson in cui Maggie organizza una meravigliosa evasione dall’asilo nido). Ho preso sul serio il proposito di Sara, le ho raccontato il topos cinematografico della fuga da Alcatraz e le ho suggerito di farsi dare dei cucchiaini di metallo, a mensa, per accelerare le operazioni di scavo.

Qualche giorno fa, invece, passando in auto davanti al carcere Don Bosco, e parlando di cosa sia un carcere e del perché abbiamo bisogno delle carceri nella nostra società, Sara si è espressa in modo definitivo e con la sua solita profondissima dolcezza: “Babbo, non credo che un carcere faccia diventare più buono chi ci sta dentro”.

Spero mia figlia diventi famosa, magari organizzando il primo concerto della storia nel sottosuolo di una scuola materna.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>