Stamani, mentre andavo a prendere la macchina, davanti a un cassonetto della plastica c’erano questi floppy disk, e dei cd-rom, così buttati via. Ho fatto qualche passo oltre, poi sono tornato indietro a fotografarli, perché mi sembrava un’immagine bella, o interessante, di questi “supporti di memoria” non più usabili. Allora ho pensato che anche la mia tesi di laurea stava in un floppy disk come quello, e per un momento ho pensato che proprio quel floppy lì contenesse la mia tesi di laurea.
Anzi, sono tornato indietro a fotografarlo proprio per accertarmi che non fosse la mia tesi di laurea, ma poi sul foglietto adesivo c’erano scritte altre cose e allora ho pensato meno male che non è la mia tesi, che non so nemmeno dove l’ho messo quel floppy e che tanto ora nessun computer ha più un lettore di floppy da 3 pollici e mezzo. Ho trovato che c’è pure un artista che li usa per fare dei quadri, tale Nick Gentry, e mi sembra un bel modo di riutilizzarli. Il floppy con la mia tesi era nero, e poi mi pare contenesse pure un virus, perché il portatile IBM sul quale l’avevo scritta s’era infettato, e allora anche il floppy s’era infettato e con lui la tesi.