Autorappresentazioni

Come si è e come si vorrebbe essere. Allora ci si mostra come si vorrebbe essere. Spero sempre che autorappresentazione felice e ontologia possano coincidere, quando osservo gli album fotografici. Ma i lineamenti del volto “sono” quel sentimento, e non solo la sua espressione o manifestazione? Un sorriso felice. La mimica facciale come maschera che maschera ma anche come calco sul quale costruiamo il significato delle espressioni con le quali ci riferiamo alla vita emotiva. Tornare indietro nel tempo, impossibile, a quando studiavo queste cose e niente altro. Leggo ieri che Luca scrive aforismi, gli invio subito un sms dicendogli: “Noo, gli aforismi no!”. Poi penso all’aspetto consolatorio degli aforismi, alla riduzione lineare del senso che sfugge in una forma compiuta, reversibile o meno che sia. Ritrovare tutto il gusto del non essere compresi. Ma ora vorrei solo rientrare in un’autorappresentazione felice della mia esistenza, come ne vedo tante, anonime e piane. E spero di riuscirci.

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