Ragiono nei giorni sul concetto di “ininfluenza”
- senza nessun legame con gli allarmi stagionalivirali -
solo perché mi rigira in mente l’espressione
“quattro passi nell’ininfluente”,
probabili suoni rimasti impigliati in me
da un titolo estivo di Mauro, passi da gigante nell’ininfluente.
Il timore di diventare ininfluenti vorrà pur dire qualcosa,
e verso chi? e verso cosa? e in quanto tempo? mi chiedo.
L’ininfluenza è l’approdo volutotemuto, la faticosa conquista
che vorrai sempre rimandare, allontanare da te
come si rimandano e allontanano le scelte più necessarie.
Non ci si sta male, anzi. Sto scoprendo qualcosa di molto influente nell’ininfluenza
Ben ritrovato (ho traslocato blog)