Per me, per l’idea che ho di scrittura, Ugo Pirro è stato un grandissimo scrittore. Certamente, si dirà, uno sceneggiatore è uno scrittore. Va bene, ma non tutti gli sceneggiatori sono, per questo, grandi scrittori. E Ugo Pirro era un grande scrittore. Ricordo di aver letto, anni fa, un paio di suoi libri. Li riconsiglio a chi passa di qua: Celluloide (il racconto della lavorazione di “Roma città aperta”) e Figli di ferroviere, una bellissima memoria autobiografica e narrativa che intreccia la storia individuale e familiare a quella sociale del nostro paese.