Non immaginavo, in realtà sospettandolo, quanto sarebbe stato difficile scegliere il nome della nascitura. Ancora di più per chi, come me, ha passato un po’ di tempo a trattare con teorie del riferimento, designatori rigidi, descrizioni definite ed indefinite. In più abbiamo lanciato le primarie tra nonni, zii e amici consegnando loro una scheda con un elenco di nomi tra i quali esprimere una preferenza, ovviamente non vincolante per noi, ed eventuali nomi preferiti da segnalarci.
Io ho subito chiesto un riconteggio delle schede pervenute, che sembrano premiare decisamente le preferenze onomastiche della con-sorte. Intanto, gli amici di OXP con in testa il loro Decano Prof. Francesco “Se Dio” Lazzari, continuano a voler ospitare il dialogo intra-poetico-uterino che sto conducendo con mia figlia. Siamo arrivati a discutere intorno al Battesimo primo.
Io avrei chiamato degli osservatori dell’ONU a vigilare sul corretto svolgimento delle elezioni. Voci di corridoio riferiscono di brogli nell’assegnazione del voto
com’è carina la poesia del battesimo primo
secondo me la chiamerai Sofia.
dai. Io voto sofia.
d.
L’onomastica è ancora in forse
Come dice il poeta livornese…
L’ónoma non lascia orma. / È pura grammatica. / Bestia perciò senza forma. / Imprendibilmente erratica.